“Appropriato ci è sembrato un termine, seppur generale, efficace per definire il concetto che dovrebbe essere il punto di partenza – e il risultato – di un intervento di riqualificazione”
OFFICINA* 01 | luglio - agosto 2014
“Appropriato ci è sembrato un termine, seppur generale, efficace per definire il concetto che dovrebbe essere il punto di partenza – e il risultato – di un intervento di riqualificazione”
Trovandoci spesso a discutere sulle nostre ricerche di dottorato, tutte e tre afferenti al macro-tema della riqualificazione, è emerso come l’intervento sull’esistente presupponga un’attenzione alla specifica materia e contesto nel quale si va ad operare. E come spesso accade quando i pensieri cercano un appiglio nella sedimentazione delle conoscenze ed esperienze, è ritornata in mente una parola – appropriato – ritrovata in uno dei molti libri che accompagnano il percorso dottorale: “Architettura e Tecnologia appropriata“(si veda la scheda libro pg. 44).
“Appropriato”, che all’interno del libro si riferisce all’ambito più generale della tecnologia, ci è sembrato un termine, seppur generale, efficace per definire il concetto che dovrebbe essere il punto di partenza – e il risultato – di un intervento di riqualificazione. Non è sicuramente una sfida facile. Il contesto reale odierno vede la necessità di operare sull’esistente. I motivi, per elencarne alcuni, sono di ordine energetico (i consumi, le emissioni) ed economico (gli incentivi, gli investimenti nel recupero). Se questi dati parlano di quantità, la ricerca ha invece la possibilità di occuparsi di “qualità”, attraverso la definizione di prodotti, sistemi, materiali, metodi di analisi appropriati alla riqualificazione.
A testimonianza dell’interesse per questo tema, le tre ricerche raccolte in questo articolo (la riqualificazione del sistema finestra, dei capannoni industriali e degli edifici tradizionali alpini) sono state presentate presso l’ordine degli Architetti di Vicenza lo scorso 27 maggio 2014, con l’intento di essere da tramite tra il mondo dell’Università e il contesto reale.
N.01 luglio – agosto 2014
Bimestrale di Architettura e Tecnologia
Digitale ISSN 2384-9029
Introduzione
di Emilio Antoniol
Cambiare finestre
di Emilio Antoniol
Riqualificare il capannone
di Valentina Covre
La riqualificazione [appropriata] degli edifici tradizionali alpini
di Daria Petucco
ESPLORARE
Do you MAG?
di Margherita Ferrari
Abbiamo visto la mostra…
di Daria Petucco
IN PRODUZIONE
Seconde lavorazioni
di Michele Menegazzo
PORTFOLIO
(Quando) l’esposizione è il progetto
a cura di Valentina Manfè foto di Filippo Banchieri
VOGLIO FARE L’ARCHITETTO
Human Cantilever
di Fabio Menegazzo
Povertà come possibilità
di Anna Manea
MICROFONO ACCESO
Sean Godsell
a cura di Francesca Guidolin con il contributo di Arianna Garatti
CELLULOSA
Architettura e tecnologia appropriata
a cura di Francesca Guidolin
ARCHITETT’ALTRO
Design Network Australia
di Francesco Camillo
(S)COMPOSIZIONE
Perdo pezzi per strada
di Valentina Covre