“Informatica, ingegneria robotica e digitale si pongono sempre più come paradigmi della vita moderna, influendo in tutti i settore del quotidiano, compreso quello del progetto e della costruzione edilizia”
OFFICINA* 06 | maggio-giugno 2015
“Informatica, ingegneria robotica e digitale si pongono sempre più come paradigmi della vita moderna, influendo in tutti i settore del quotidiano, compreso quello del progetto e della costruzione edilizia”
L’uso del termine digitale, la cui origine latina digitus rimanda alla parola dito, fa però riferimento all’inglese digit – cifra – e va a
definire tutto ciò che può essere descritto attraverso numeri. Il termine si diffonde con l’avvento delle scienze informatiche e in particolare con lo sviluppo del codice binario, un sistema numerico di codifica basato su sole due cifre: 0 e 1.
Al digitale si contrappone l’analogico, ossia tutto ciò che non è numerabile e non può essere descritto mediante un insieme discreto di elementi. In epoca moderna, tuttavia, tale contrapposizione si sta progressivamente affi evolendo, vedendo una sempre più forte intromissione del digitale in tutte le attività umane, basti pensare all’enorme diffusione dell’informatica e della cibernetica in ogni attività dell’uomo, dal lavoro al tempo libero. L’aumento delle capacità di calcolo dei computer e la loro miniaturizzazione permettono una sempre più facile integrazione di tali dispositivi in tutti gli oggetti portando la tecnologia digitale alla portata di tutti. Allo stesso modo computer e software entrano anche sempre più spesso nei nostri edifi ci, sia come oggetti d’uso che come strumenti di progetto, di gestione o di monitoraggio.
Anche in ambito architettonico, infatti, la tendenza al digitale si è fatta sempre più evidente rendendo indispensabile l’uso del computer nella progettazione edilizia. Oggi si costruisce quasi esclusivamente grazie all’uso di software digitali in grado di trasformare le idee del progettista in “oggetti numerabili” quali vettori, solidi o oggetti parametrici che possono essere controllati e modifi cati mediante semplici operazioni matematiche eseguite dalla macchina. Ma negli ultimi anni la tendenza verso il digitale si è spinta ancora più in là, spostandosi dal campo del progetto a quello della produzione. L’introduzione di sistemi e macchinari a controllo numerico, la progettazione BIM, l’uso dei robot e la stampa 3D stanno oggi aprendo una nuova frontiera del progetto e della sua realizzazione che trova nei “sistemi digitali” terreno fertile per lo sviluppo di nuovi metodi di produzione. Questi si discostano dai tradizionali sistemi di produzione seriale rivolgendosi invece verso una sempre più ampia possibilità di personalizzazione e “customizzazione” del prodotto, dove l’utente stesso può decidere attraverso l’uso di un software digitale forme, colori, materiali e fi niture dei propri oggetti. Ha così avvio una nuova rivoluzione industriale, quella
“postdigitale”.
Gli articoli che seguono raccolgono alcune esperienze di ricerca e “produzione” legate a questo nuovo approccio al progetto che trova proprio nel mondo dell’architettura uno degli ambiti più promettenti, andando ad indagare soprattutto le potenzialità future di questi nuovi sistemi e le conseguenti opportunità che il digitale può offrire.
The Italian term digitale, whose Latin origin digitus indicates the word finger, is referred to the English word digit and defi nes objects that can be described by numbers. The term becomes widespread with the advent of computer science and in particular with the development of the binary code, a numerical coding system based on only two digits: 0 and 1.
Digital is the opposite of analogical, everything that is not countable and can not be described by an array of discrete elements. In modern times, however, this opposition is gradually fading thanks to a digital intrusion, like informatics and cybernetics, in all human activities. The increase in computing power and the computers miniaturization allow their integration in all objects, bringing the digital technolog y to everyone and everywhere. Similarly, computers and digital softwares use is increasing also into building and construction sector.
Today architecture is almost exclusively built through the use of digital softwares that can transform the designer ideas into “countable objects” such as vectors, solids or parametric objects; they can be controlled and modified by simple mathematical operations performed by the machine. But in recent years the digital trend has gone even further, moving from the fi eld of the project to the one of production. The introduction of CNC machines, BIM design, the use of robots and 3D printing are now opening a new frontier for the project and its implementation. Digital can be a fertile ground for the development of a new method of production. It is different from the traditional serial production system allowing a wide range of product customization. In that way the user can defi ne himself shapes, colors, materials and finishes of their objects thanks to the use of a digital machine. A new industrial revolution is started and it is called “postdigital” revolution.
The following articles will gather some research and “production” experiences related to this new approach to the project. They fi nd in architecture one of the most promising areas to investigate the future potential of these new production systems.
N.06 maggio-giugno 2015
Bimestrale di Architettura e Tecnologia
Digitale ISSN 2384-9029
Introduzione
di Emilio Antoniol
Robot: da schiavi senz’anima a s-oggetti sociali
di Francesco Ferrari
God is in the Process
di Alessandro Carabini
Evoluzione architettonica dei grattacieli nell’era digitale
di Alberto Lago
Padiglione Copagri Expo Milano 2015
di Pierpaolo Ruttico e Carlo Beltracchi
Stampare l’architettura
di Alberto Bin e Luisa Vittadello
ESPLORARE
Carpaccio. Vittore e Benedetto da Venezia all’Istria
di Emilio Antoniol
KUSTERLE. Il corpo eretico
di Valentina Manfè
Tutankhamon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento
di Valentina Manfè
NERO SULCIS. Minatori e paesaggi minerari
di Margherita Ferrari
PORTFOLIO
Looking for Venice
foto di Massimo Branca, testi di Francesca Guidolin
IN PRODUZIONE
Come nasce una cucina
di Chiara Trojetto
VOGLIO FARE L’ARCHITETTO
Architetto in viaggio senza rotta
di Francesca Marchina
Riabitare spazi marginali
di Sara Sagui
Car design: il ruolo dei prototipi di ricerca
di Giorgio Gaino
IMMERSIONE
Villes Africanes en mouviment
di Francesca Guidolin
DECLINAZIONI
Sistemi di copertura in metallo
di Daria Petucco, con Prefa Italia srl
MICROFONO ACCESO
Aris Architects
a cura di Emilio Antoniol
CELLULOSA
Architettura generativa
a cura di Emilio Antoniol
ARCHITETT’ALTRO
Il piano B
di Lidia Savioli
(S)COMPOSIZIONE
Mixed-tape
di Daria Petucco