“Cibo e usi alimentari sono effi caci strumenti di descrizione anche della cultura e della società contemporanea”
OFFICINA* 07 | luglio - agosto 2015
“Cibo e usi alimentari sono effi caci strumenti di descrizione anche della cultura e della società contemporanea”
La nutrizione del pianeta e l’energia per la vita, sono temi molto vicini all’architettura, alla tecnologia e al design. L’Esposizione Universale a Milano rappresenta una brillante espressione di questo connubio. L’Expo, dal 1851 genera un momento ed uno spazio di condivisione degli ambiziosi traguardi raggiunti dall’uomo permettendo di esporli ed esibirli al mondo.
L’architettura, arte dell’uomo di costruirsi un riparo e per questo prima tra le arti, diventa il nobile strumento per rendere possibile l’esposizione. Architetture che permangono e architetture effi mere che verranno smontate, tutte a concorrere ad un grande dialogo che genera l’incontro dell’Italia con il mondo e del mondo con l’Italia. Il cuore morale di Expo Milano 2015 è Padiglione Zero, momento d’origine, spazio di rifl essione. Entrarvi signifi ca entrare nelle viscere della terra, dove la parola d’ordine è “memoria”. La memoria come conoscenza; l’uomo e il suo passaggio dalla vita nomade a quella stanziale con la quale ha conosciuto il concetto di “comunità”. L’idea di convivio è centrale, il cibo rappresenta un collante per il dialogo tra le persone e il tavolo, realizzato qui come una Pangea, diventa luogo di confronto, di racconti e di unità, dove si ricorda che “non di solo pane si nutre l’uomo, ma anche di nutrimento dello spirito”.
L’Esposizione Universale diventa esposizione dell’ingegno umano che interviene sul paesaggio e lo modifi ca a proprio servizio, sottolineando la problematica e il paradosso dello spreco, delle perdite di cibo e l’importanza della conservazione, elevando la presenza dei paesaggi naturali che, anche senza l’intervento dell’uomo, sono capaci di dare nutrimento al pianeta. L’architettura diventa il veicolo di questa narrazione e l’acqua è tematica centrale. L’acqua è presente nel concept di progetto del masterplan di Expo sia per la sua valenza simbolica che per l’importanza tecnica all’interno dell’area, la quale è stata pensata come una grande isola circondata da un canale con importanti impianti di fi todepurazione.
I Paesi più aridi del mondo raccontano il loro uso dell’acqua, che va dal fascino del sistema di apertura dei canali d’acqua dell’Oman, diventati patrimonio dell’UNESCO, ai grandi impianti di desalinizzazione presenti in Kuwait, che permettono di umidifi care l’aria del paese.
L’Italia racconta svariate tematiche, tra cui progetti di orti urbani, di orti verticali e di controllo della produzione con strumenti elettronici, mettendo in scena l’area tematica del Future Food District. Espone la sua biodiversità che non è fatta solo di varietà animali, vegetali e di ecosistemi, ma anche di saperi e tecniche tradizionali che abbiamo l’occasione di recuperare. La sfi da di Expo, sottoscritta anche nella Carta di Milano, consiste nell’assicurare il giusto nutrimento a tutti gli uomini sulla terra e nutrire il pianeta in modo sostenibile, tutelando le risorse naturali, il benessere sociale ed economico e la salute delle persone.
Come recita il signor Palomar di Italo Calvino, non è sufficiente la capacità di guardare ma è necessaria la voglia di farlo.
Planet nutrition and energ y for life are very close to architecture, technology and design. The Universal Exhibition in Milan is an excellent expression of this union. Expo, since 1851 generates time and space to show to the world ambitious goals which man have achieved. Architecture, which has been defi ned as art of building shelter, due to this reason is the fi rst of the arts; it becomes the noble tool to make possible the Exposition. Temporary and permanent architectures contribute to a great dialogue that makes Italy meeting the World and the World meeting Italy. Moral heart of Expo Milan 2015 is the Zero Pavilion, a space for refl ection and an ideal space of origin. The keyword here is “memory”. Memory as knowledge; the transition of man from nomad to sedentary that led to known the idea of “community”. Core is the idea of conviviality, food is the glue for the dialogue between people; the table becomes a place for discussion and unity where we are invited to remember this concept: “bread feeds the body but spirit also needs to be nourished.”
Expo becomes the shows of human genius; it is about landscape and its modifi cations to satisfy human needs. It focuses on issues as waste, losses of food and the importance of conservation. It elevates the preservation of natural landscapes that are able to give nourishment to the planet without human intervention.
Architecture becomes the tool of this narrative and water is the central theme. Water is present in the masterplan concept both for its symbolic value and for the technical importance within the area, which was designed as a wide island surrounded by a canal with important phytodepuration facilities. Most arid countries in the world talk about their use of water, like the Oman system of water channels that become an UNESCO Heritage Site, and the large desalination systems of Kuwait, which allow to humidify the air of the country.
Italy offers a variety of issues including projects for urban and vertical vegetable gardens; it also shows systems of production control with electronic instruments inside the Future Food District. Italy shows its biodiversity not only made of animals, plants and ecosystems, but also of knowledge and traditional techniques possible to be recovered.
The challenge of Expo – also highlighted in the Carta di Milano – is to ensure the proper nourishment to all people on earth and feed the planet in a sustainable way, while saving natural resources, the social and economic welfare and people’s health. Quoting Mr. Palomar by Italo Calvino “you do not need only the capability to see, you need also the willingness to do it”
N.07 luglio – agosto 2015
Bimestrale di Architettura e Tecnologia
Digitale ISSN 2384-9029
Introduzione
di Valentina Manfè
La risorsa acqua: dai tempi passati ai tempi dell’Expo
di Raffaella Reitano
Un ecosistema integrato nell’architettura
di Andrea Meneghelli
NonèpescEXPOchi
di Federico Riccato, Marco Picone, Giacomo Cipolato, Riccardo Fiorin
Orti sinergici e permacoltura
di Alberto Stangherlin, Sara Stangherlin, Federica Sgambaro, Denis Borso
L’altenativa alla grande industria e alla grande distribuzione
di Chiara Gaspardo e Sara Todeschini
Contadini ai piani alti
di Antonio Musacchio
La geomatica a supporto dell’agricoltura di precisione
di Paolo Dosso
ESPLORARE
La coltivazione e l’uso degli agrumi nelle Ville Venete
di Valentina Manfè
Arte e vino. Due eccellenze in una mostra unica
di Margherita Ferrari
FAV Festival des Architectures Vives
di Francesca Guidolin
PORTFOLIO
Campagna abbandono
di Alessandro Venerandi
IN PRODUZIONE
Impronta ecologica leggera
di Emilio Antoniol
VOGLIO FARE L’ARCHITETTO
Touch Security House
di Dario Moretto e Luca Ariedi
Alimentare lo sguardo
di Michele Bruttomesso, Otto Climan, Giordano Zennaro
IMMERSIONE
Riciclare con creatività
di Margherita Ferrari
DECLINAZIONI
Note tra i Cluster
di Emilio Antoniol
MICROFONO ACCESO
Una cucina di sostanza
a cura di Michele Menegazzo
CELLULOSA
Un’idea del cavolo?
a cura di Emilio Antoniol
ARCHITETT’ALTRO
Quando l’architettura incontra l’agricoltura
di Alice Biasia
(S)COMPOSIZIONE
Un Caffè?
di Giusy Laura Pascarelli