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Terra

OFFICINA* 20| gennaio - marzo2018

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“La più preziosa delle risorse che abbiamo, l’unica Terra a nostra disposizione, è vittima delle violenze inflitte dall’uomo: disboschiamo le foreste, incanaliamo i fiumi e cementifichiamo i suoli per costruire nuovi edifici, nuove strade e parcheggi”

Sommario

“Il suolo è una risorsa limitata i cui tempi di formazione sono generalmente molto lunghi ma che può essere distrutto fisicamente in tempi molto brevi o alterato chimicamente e biologicamente, nonostante la sua resilienza, sino alla perdita delle proprie funzioni. Componente chiave delle risorse fondiarie dello sviluppo agricolo e della sostenibilità ecologica, il suolo costituisce la base della produzione di cibo, foraggio, carburante e fibre” (ISPRA, 2017). Così inizia il Rapporto sul consumo di suolo redatto da ISPRA nel 2017, quasi a indicare come, tra tutte le risorse, il suolo rappresenti l’elemento essenziale per la produzione di tutto ciò di cui l’uomo ha bisogno. Non solo il cibo, ma anche materie prime essenziali per la produzione industriale e per la nostra sussistenza e prosperità. Nonostante la proposta di legge europea di ridurre a zero il consumo di suolo entro il 2050, il dato chiave che emerge dal rapporto è però che esso sta ancora aumentando, sia in Italia che in Europa. Oggi nel nostro Paese si consumano circa 3 m2 di suolo al secondo, un dato in forte calo se comparato con i 7-8 m2/s del 2000, ma comunque in crescita, andando così a intaccare superfici che non potranno essere ripristinate se non in tempi molto lunghi.
Il numero 20 di OFFICINA*, ultimo del ciclo dedicato ai cambiamenti climatici, affronta la consueta dicotomia che ha caratterizzato i tre numeri precedenti: da un lato il suolo sarà letto come una risorsa minacciata dall’azione dell’uomo, una ricchezza in pericolo, spesso abusata o sfruttata senza controllo; dall’altro esso sarà analizzato quale materia prima essenziale per consentire lo sviluppo e la crescita dell’umanità, il cui utilizzo, se affiancato a tecniche adeguate, può tornare a trovare l’equilibrio necessario alla sopravvivenza nostra e del nostro Pianeta. Emilio Antoniol

Summary

“The soil is a limited resource whose formation time is generally very long but which can be physically destroyed or altered chemically and biologically in a very short time, despite its resilience, until the loss of its functions. Key component of the land resources, of agricultural development and ecological sustainability, the soil forms the basis of food, fodder, fuel and fiber production” (ISPRA, 2017). This is how the Report on Soil Consumption, drawn up by ISPRA in 2017, begins as if to indicate that, among all the resources, soil is the essential element for the production of almost everything man needs. Not just food, but also raw materials essential for industrial production and for our subsistence and prosperity. Despite the proposed European law to reduce soil consumption to zero by 2050, the key data emerging from the report is that soil consumption is still increasing, both in Italy and in Europe. Today in Italy, about 3 m2 of land per second is consumed, a value that is lower if compared to the 7-8 m2/s of the 2000, but soil consumption is still growing, thus affecting surfaces that can not be restored except in very long times.
The number 20 of OFFICINA*, the last of the cycle on climate change, deals with the usual dichotomy that characterized the three previous numbers: on the one hand the soil will be read as a resource threatened by human action, an endangered wealth, often abused or exploited without control; on the other hand it will be analyzed as an essential raw material to allow the development and growth of humanity. Its use, if accompanied by appropriate techniques, can return to find the balance necessary for our and our Planet’s survival. Emilio Antoniol

OFFICINA*20

N.20 gennaio – marzo 2018

Trimestrale di Architettura e Tecnologia
Cartaceo ISSN 2532-1218
Digitale ISSN 2384-9029
Reg. Tribunale di Treviso n.245

Indice

Terra

Introduzione
di Emilio Antoniol
Campi di cemento
di Maicol Negrello
Verso una legge sul consumo di suolo
di Silvia Santato
OILANDSCAPES
di Alberto Verde
Terra, dimora di risorse in via di estinzione?
di Valentina Coraglia, Claudia De Giorgi
La pietra nella non-età-della-pietra
di Doriana Dal Palù
Post-industrial robotics
di Angelo Figliola
Infondo
a cura di Emilio Antoniol e Margherita Ferrari

Rubriche

ESPLORARE
a cura di Valentina Manfè
PORTFOLIO
Arte nella terra
di Emilio Antoniol e Margherita Ferrari
IN PRODUZIONE
Substrati di qualità
di Matteo Tormena
Scambiare calore con il pianeta
di Paolo Sivieri
Il suolo vivente
di Francesca Ragazzi, Francesca Pocaterra, Federico Correale Santacroce
VOGLIO FARE L’ARCHITETTO
Ri-formare la trachite
di Andrea Babolin
Trying to survive
di Elisa Brusegan, Massimo Triches
IMMERSIONE
Inverno antropico
di Niccolò Iandelli, Andrea Mazzuccato
Accessibilità a Venezia
di Rosaria Revellini
Segni di corrispondenza
di Paola Fortuna
MICROFONO ACCESO
Il terremoto in Messico raccontato da chi l’ha vissuto
a cura di Arianna Mion
GeoSpectra
a cura di Luca Casagrande
CELLULOSA
Dimmi come va a finire
a cura dei Librai della Marcopolo
(S)COMPOSIZIONE
Sapore di Terra
a cura di Emilio Antoniol

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