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Permacultura

OFFICINA* 39 | ottobre - dicembre 2022

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“Il termine “permacultura” deriva dalla combinazione di “agricoltura permanente” e “cultura permanente”. Anche se la definizione non è univoca, la permacultura è la progettazione di un sistema alimentare e sociale sostenibile e duraturo, etico e rigenerativo”

Sommario

Permacultura

Sfruttamento delle risorse naturali, epidemie e cambiamenti climatici sono solo alcuni dei problemi che la nostra società globale sta affrontando in questo momento. Miliardi di persone non hanno ancora accesso a cibo sano, acqua pulita e servizi igienico-sanitari. Alla base di queste problematiche c’è la mancanza della consapevolezza che siamo un tutt’uno con il sistema pianeta Terra e che abbiamo perso la capacità di comprendere realmente quali sono i nostri veri bisogni, sia come individui che come comunità, piccole o grandi che siano. Al contrario, facciamo parte di un sistema economico rigido, lineare, che alimenta i danni ambientali, invece che evitarli. I nostri modi di vivere e agire vanno ripensati e ridisegnati perché, come diceva Bill Mollison, “sebbene i problemi del mondo siano sempre più complessi, le soluzioni rimangono semplici”, come semplice rimane l’idea alla base della permacultura.
Quando si incontrarono all’università negli anni ’70, il prof. Bill Mollison e lo studente David Holmgren tentarono di conciliare ecologia, agricoltura e progettazione del paesaggio in un unico concetto inclusivo. Durante un’indagine sulla biodiversità, si chiesero come mai l’agricoltura si fosse allontanata dal modello espresso dalla Natura di creare un sistema allo stesso tempo abbondante, sostenibile ed efficiente. Da questo processo di pensiero, svilupparono un progetto non solo per l’agricoltura, ma applicabile a tutti gli ambiti umani, per la riorganizzazione personale, sociale, economica e politica. Coniarono così il termine “permacultura”, che deriva dalla combinazione di “agricoltura permanente” e “cultura permanente”. Anche se la definizione non è univoca, la permacultura è la progettazione di un sistema alimentare e sociale sostenibile e duraturo, etico e rigenerativo. Il suo fondamento consiste nel prendersi la propria responsabilità dell’agire nel mondo, individuando una visione, un obiettivo ed etiche universali: cura della terra, cura delle persone e condivisione equa e solidale delle risorse.
La permacultura offre un’opportunità allettante per sviluppare una nuova esistenza comunitaria che sia in risonanza e in armonia con le leggi della Natura, piuttosto che contro di essa. I suoi principi progettuali possono essere considerati strumenti che ci aiutano, come individui e come società, a valutare come viviamo, lavoriamo e coltiviamo il nostro cibo, con un approccio integrato e olistico. Per decenni, questi concetti hanno ispirato molti permacultori e permacultrici in tutto il mondo a creare comunità al di fuori di quelle che potrebbero essere considerate norme sociali stabilite, escogitando risposte creative ai cambiamenti sociali, economici e ambientali locali che vanno ben oltre l’ambito agricolo.
In questo numero di OFFICINA* sono presentate alcune testimonianze di progetti attuati e improntati alle etiche, ai principi e all’approccio progettuale della permacultura. Gli articoli presentati nel dossier rispecchiano un tentativo volto a offrire spunti e ispirazione in questa direzione, per meglio comprendere come questa disciplina si distingua e operi.
Inoltre, appare evidente quanto sia complesso trattarla sotto una veste accademica. Ciò presuppone infatti che l’autore o autrice abbia intrapreso un percorso permaculturale nella propria esistenza per poterne condividere i tratti salienti, comprenderla e utilizzarla pienamente come strumento efficace di analisi e di progettazione. Infatti, la permacultura imita la Natura e ne trae ispirazione, evidenziando l’importanza di proteggerla; insegna a progettare integrando i diversi elementi in un unico sistema, creando relazioni utili e funzionali, in modo etico, creativo e divertente.
Siamo quindi fiduciose che questo contributo possa stimolare anche le lettrici e i lettori di questo numero di OFFICINA* ad approfondire e sperimentare in prima persona il variegato mondo della permacultura. Silvia Santato, Gloria Gelmi, Elisabetta Dallavalle

Summary

Permaculture

Exploitation of natural resources, epidemics and climate change are just some of the problems our global society is facing right now. Billions of people still lack access to healthy food, clean water, and sanitation. At the base of such circumstances there is the lack of awareness that we are one with the planet Earth system and that we have lost the ability to really understand what our true needs are, both as individuals and as communities, small or large ones. On the contrary, we are part of a rigid, linear economic system that feeds environmental damage, rather than avoiding it.
Our ways of living and acting must be rethought and redesigned because, as Bill Mollison said, “although the problems of the world are increasingly complex, the solutions remain simple”, just as the idea behind permaculture remains simple. When they met at university in the 1970s, Prof. Bill Mollison and student David Holmgren attempted to reconcile ecology, agriculture and landscape design into one inclusive concept.
During a survey about biodiversity, they wondered why agriculture moved away from the model expressed by Nature, embodying a system at the same time abundant, sustainable and efficient. From this process of thought, they developed a project not only for agriculture, but applicable to all human spheres, for personal, social, economic and political reorganization. Thus, they coined the term “permaculture”, which derives from the combination of “permanent agriculture” and “permanent culture”. Even if the definition is not unique, permaculture is the design of sustainable and lasting, ethical and regenerative food and social systems. Its foundation lies in taking responsibility for acting in the world, identifying a vision, a goal and universal ethics: Earthcare, Peoplecare and Fairshare.
Permaculture offers an enticing opportunity to develop a new community existence that is in resonance and harmony with the laws of Nature, rather than against them. Its design principles can be considered tools that help us, as individuals and as a society, to evaluate how we live, work and grow our food with an integrated and holistic approach.
For decades, these concepts have inspired many permaculture practitioners around the world to create communities outside of what might be considered established social norms, devising creative responses to local social, economic and environmental changes that go far beyond the agricultural sphere.
This issue of OFFICINA* presents some testimonies of implemented projects based on the ethics, principles and design approach of permaculture. The articles presented in the dossier reflect an attempt to offer ideas and inspiration in this direction, to better understand how this discipline stands out and operates.
Furthermore, it is clear how complex it is to debate it under an academic approach. In fact, this presupposes that the author has undertaken a permaculture path in her or his own existence to be able to share its salient features, understand it and use it fully as an effective tool for analysis and design. In fact, permaculture imitates Nature and draws inspiration from it, highlighting the importance of protecting it; it teaches how to design by integrating the different elements into a single system, creating useful and functional relationships, in an ethical, creative and funny way.
We are therefore confident that this contribution will also stimulate readers of this issue of OFFICINA* to deepen and experience firsthand the varied world of permaculture. Silvia Santato, Gloria Gelmi, Elisabetta Dallavalle

39a

N.39 ottobre – dicembre 2022

Trimestrale di Architettura, Tecnologia e Ambiente
Cartaceo ISSN 2532-1218
Digitale ISSN 2384-9029
Reg. Tribunale di Treviso n.245

Indice

Permacultura

Permacultura
Permaculture
Silvia Santato, Gloria Gelmi, Elisabetta Dallavalle


Proliferazione della permacultura
Permaculture myceliation
Morag Gamble
Mutevoli gradi di incertezza
Shifting Degrees of Uncertainty
Marguerite Kahrl
Generare, integrare, interagire al margine urbano
Generating, Integrating, Interacting at the Urban Edge
Marco Manfra
La rigenerazione di Beldi Tribe
Beldi Tribe’s Regeneration
Gianluca Stasi, Alessandro Zorzetto, Virgilio Vincis

Infondo
Un superorganismo perfetto
A Perfect Superorganism
Stefania Mangini

Rubriche

ESPLORARE
a cura di Fabio Merotto, Margherita Ferrari
PORTFOLIO
Squola Praticante. Resilienza, ambiente e connessioni
Squola Praticante. Resilience, Environment and Connections
Giulia Zanetti
IL LIBRO
La progettazione in permacultura
Permaculture Design
Luiza Oliveira

L’ARCHITETTO
La metafora della rete
The Net Metaphor
Stefano Tornieri
Contesto, necessità e persone
Context, Needs and People
Michele Marchi

I CORTI
Tiere Viere, vita nuova
Tiere Viere, new life
Giordano Cervi
Aguana Cell: celle geobatteriche per le barene veneziane
Aguana Cell: Geobacterial Cells for the Venetian saltmarsh
Efren Trevisan, Laura Badalucco
Risorsa blu & tecnologie verdi
Blue resource & green technologies
Maria Antonia Barucco, Marta Possiedi
L’IMMERSIONE
Oltre la proprietà della terra
Beyond Land Property
Luciano Aletta
Forme di intelligenza adattiva
Forms of Adaptive Skill
Kevin Santus, Isabella Spagnolo
Oltre l’agricoltura: il carattere resiliente del paesaggio urbano simbiotico Beyond
Agriculture: the Resilient Character of the Symbiotic Urban Landscape
Maicol Negrello
Progetto Cascina Castello
Cascina Castello Project
Paolo Tazzer
SOUVENIR
Spiraliforme
Spiral-shaped
Letizia Goretti
IN PRODUZIONE
Digitalizzazione e Industria 4.0 nel settore Agrifood
Digitization and Industry 4.0 in the Agrifood Sector
Roshan Borsato, Enrico Polloni
CELLULOSA
Ambivalenti e indispensabili
a cura dei Librai della Marcopolo
(S)COMPOSIZIONE
Se son rose fioriranno
Emilio Antoniol

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