Dottore di ricerca in Architecture: Theory, Design, History
eli.pegorin@hotmail.it
Dottore di ricerca in Architecture: Theory, Design, History
eli.pegorin@hotmail.it
Membro del comitato scientifico di OFFICINA*
Faculdade de Arquitectura da Universidade do Porto (FAUP)
ICAR 14 / ICAR 18
Architettura italiana moderna; Architettura portoghese moderna e contemporanea; Architettura in Tunisia e Mar Rosso
Elisa Pegorin è Architetto e Dottore di Ricerca in Architettura.
Laureata in Architettura presso l’Università IUAV di Venezia con 110/110 e lode, con una tesi di composizione architettonica e di paesaggio sul Portogallo, con relatori Gonçalo Byrne, João Ferreira Nunes (Portogallo) e Prof. Stefano Rocchetto (Iuav). Nel 2006 si trasferisce a Lisbona dove collabora con diversi studi di progettazione, tra cui dal 2007 al 2011 con Pedro Reis Arquitecto.
Nel 2019 ottiene il Dottorato in Architettura (SSD: “Achitecture: Theory, Design, History”) alla Faculdade de Arquitectura da Universidade do Porto (FAUP) con una tesi sulle relazioni tra Italia e Portogallo durante le rispettive dittature, ricerca finanziata dalla FCT (Fundação Ciência e Tecnologia). Nel 2020 ottiene una Menzione di riconoscimento come miglior tesi (a.a. 2018-19) dal Consiglio Scientifico della Faup. Parallelamente all’attività di ricerca, studia arabo alla Universidade Nova de Lisboa (2012-15), lavora al Cairo (2010) e in un progetto di ricerca in Tunisia (2014).
Nel 2016 fonda il laboratorio DUET_Designed in Italy/Made in Portugal che si occupa di design in collaborazione con artigiani portoghesi, con arch. N. Tuan. Oltre all’attività progettuale, i suoi ambiti di ricerca riguardano l’architettura moderna e contemporanea in: Italia, Portogallo e nei paesi arabi (in particolare Tunisia e Mar Rosso), con obiettivo lo studio storico e compositivo dell’architettura. È stata borsista di ricerca al Dipartimento di Architettura di Lisbona (IST-Universidade de Lisboa) nel progetto “Cure and Care: the Rehabilitation” (2017-19).
Ha vinto premi (es. 1º premio Europan, 2010), partecipato ed organizzato workshop internazionali (es. I AAW, Atene 2009) e conferenze.
Scrive articoli e saggi in libri, atti di congressi e riviste, tra le quali Docomomo Journal, Ottagono, Abitare, Il Giornale dell’Architettura, Casabella.
Attualmente è Ricercatore collaboratore presso il Centro de Estudos de Arquitectura e Urbanismo (CEAU) della Facoltà di Porto (Faup); e collaboratore alla didattica presso il Politecnico di Milano (DASTU).
Tra le attività di ricerca recenti, si è occupata delle relazioni tra l’architettura italiana e portoghese durante le rispettive dittature (fascismo e Estado Novo) nella costruzione delle opere pubbliche, analizzandone le analogie compositivo-architettoniche e urbane, in rapporto alle vicende politico-diplomatiche che hanno legato i due Paesi – di cui sta preparando la pubblicazione.
Tra il 2017 e il 2019, all’IST (Università di Lisbona) nell’ambito della ricerca “Cure and Care: the Rehabilitation” (Resp. Prof. Ana Tostões) ha studiato l’architettura sanitaria costruita in Portogallo (ospedali, sanatori, terme) e la sua condizione attuale.
Attualmente, oltre alle ricerche sull’architettura portoghese, si occupa di Tunisia e Mar Rosso.
(2019) “Parole per una città. Dall’incendio dello Chiado all’Expo 98”, in: Rassegna di Architettura e Urbanistica, Anno LIV, n.159, set.-dic. 2019, Ed. Quodlibet, pp. 16-20 (numero monografico Lisbona. Trasformazioni Urbane negli anni della crisi) (ISSN 0392-8608; ISBN 978-88-229-0442-3).
(2018) “Post-war Modern Architecture in Tunisia”, in: A. Tostões (ed.), Docomomo Journal – Louis I. Kahn. The Permanence, n. 58, 2018/01, pp. 74-77 (ISSN: 1380-3204).
(2017) “Outros arquitectos no Porto”, in: Casabella, n. 880, dic. 2017, pp. 48-83 (ISSN: 0008-7181).